Un programma ricchissimo: 5 giorni per 50 film, 25 anteprime nazionali, 3 prime visioni assolute, 28 Paesi rappresentati, 6 premi e numerosi appuntamenti oltre a lezioni di cinema, matinée, tavole rotonde, convegni, musica e un cineconcerto esclusivo di Massimo Zamboni.
Dal 29 marzo al 2 aprile Pordenone diventa un osservatorio originale sulla contemporaneità, con prospettive inedite e trasversali per grardare al mondo con impegno ma anche con leggerezza.
Durante la Kermesse verrà assegnato il Premio "Images of courage" al fotografo siriano Caesar, è grazie al suo coraggio se ci sono le prove di quanto avvenuto nel suo Paese.
Sarà poi la volta di Enes Freedom, giocatore turco di basket, ora cittadino americano, paladino della libertà di espressione e candidato al Nobel per la Pace 2021.
Decine di ospiti dall'Italia e dall'estero, cinque premi per una giuria internazionale tutta al femminile: sono i numeri della XVI edizione del Pordenone Docs Fest, che si terrà dal 29 marzo al 2 aprile.
Come ogni anno, il festival organizzato da Cinemazero trasforma la città in un osservatorio originale sulla contemporaneità.
"Il documentario può cambiare il mondo?
Ce lo chiediamo spesso: è ovviamente un'ambizione eccessiva e una provocazione, - afferma Riccardo Costantini, curatore del festival, - ma dall'altra parte siamo convinti che, visti gli esiti delle nostre attività, un ruolo sociale questo genere di cinema lo abbia.
Lo abbiamo dimostrato anche con il nostro festival: alcuni film delle passate edizioni, da Be my voice, per i diritti delle donne in Iran, a Tango con Putin, sulla libertà di stampa negata in Russia, sono arrivati nelle sale italiane, in TV o sulle piattaforme, valorizzando il lavoro che facciamo e allargandolo al grande pubblico.
Non solo: organismi internazionali come il Parlamento Europeo hanno riconosciuto il nostro lavoro. Ora continuiamo a guardare avanti e, mai come quest'anno, cerchiamo di farlo con "altri occhi".
I film in concorso si contenderanno sei Premi: quello della Giuria, internazionale, tutta al femminile, composta dalla grande regista cilena Valeria Sarmiento, dalla regista e sceneggiatrice Costanza Quatriglio e dalla giornalista e critica cinematografica Beatrice Fiorentino, il Premio del pubblico, lo Young Audience Award, votato dallo Young club di Cinemazero e dai sessanta studenti di cinema da tutta Italia e dall'estero, accreditati al festival, il Green Documentary Award, per il miglior film a tematica ecologica, il nuovo Premio Virtual Reality, che certifica la selezione di qualità dei documentari in realtà virtuale che si potranno vedere nello stand di piazzetta Cavour, e il Premio della Critica, anche questo una novità del 2023, in collaborazione con l'Associazione Festival italiani di Cinema e il Sindacato nazionale Critici cinematografici italiani.