Per quindici giorni un fitto calendario di eventi storici e culturali, ma anche ludici e gastronomici, si celebra la stagione rinascimentale attraverso la rievocazione dell’arrivo in città, al principio del seicento, del principe Federico Cesi detto il Linceo.
L’essenza del territorio di Acquasparta, come di tutta l’Umbria, è nell’integrarsi di antiche architetture, plasmate da secoli di storia, e paesaggio modellato dalla mano dell’uomo, in un succedersi di uliveti, boschi, vigne e campi coltivati, da cui nascono i tesori gastronomici della regione.
Federico Cesi, Signore di Acquasparta e animatore di una corte raffinata e sfarzosa, ma anche scienziato e naturalista, cultore di botanica e astronomia, seppe realizzare, coltivando i suoi numerosi interessi, un felice connubio di estetica rinascimentale e sapere scientifico, tanto da associare il suo nome all’Accademia dei Lincei, la prima accademia scientifica d’Europa di cui fu membro anche Galileo Galilei.
Acquasparta si inserisce in uno splendido scenario naturale, affacciato sulla valle del torrente Naia e verso i boschi dei Monti Martani.
La cittadina, annoverata tra i Borghi più belli d’Italia, è un tipico esempio d’impianto medievale umbro; all’affermarsi, nel corso del Cinquecento della signoria della famiglia Cesi Acquasparta divenne l’emblema del Rinascimento nella regione; tutto ruota attorno alle architetture di Palazzo Cesi, fulcro del centro storico cittadino, oltre alla chiesa di Santa Cecilia, che ospita le tombe dell’illustre famiglia.
Attenendosi al fil rouge delle “Trame”, la XXIV “Festa del Rinascimento” si aprirà la sera di sabato 10 giugno con il “Grande Corteo delle Contrade” e saranno proprio le tre contrade del borgo - San Cristoforo, Porta Vecchia e Il Ghetto – a contendersi nei quindici giorni della festa le “chiavi” della città, sfidandosi in una serie di gare, cui il pubblico potrà assistere:
la Gara Gastronomica, con la preparazione dal vivo di una ricetta della cucina rinascimentale, utilizzando gli ingredienti della tradizione umbra in una preparazione che poi viene sottoposta all'insindacabile giudizio della giuria designata da Slow Food Umbria;
la Giostra dei Tamburi Sonanti, arricchita dallo spettacolo degli sbandieratori;
il Grande Gioco dell’Oca, una riproposizione vivente, in costume, del gioco da tavolo le cui origini, nella sua versione moderna, risalgono alla seconda metà del Cinquecento
le Gare di Teatro in cui ogni contrada, con propri attori amatoriali mette in scena una libera interpretazione teatrale di un testo scritto prima del 1630 rielaborato ed adattato.
Novità di questa edizione saranno i Giochi delle Dame, una serie di prove riservate alle donne delle contrade di tutte le età che dovranno sfidarsi in giochi ispirati alle attività quotidiane tradizionalmente riservate alle donne dell’epoca.
A chiudere la Festa del Rinascimento di Acquasparta, domenica 25 giugno vi sarà il concerto di Musica Barocca eseguito a palazzo Cesi dall’Accademia dei Selvatici e, in serata, il Corteo finale e la proclamazione della Contrada Vincitrice.