Quando la singolitudine diventa scelta consapevole e libertà
Nonostante il numero di persone che vivono da sole sia in aumento nel mondo, le donne senza partner e senza figli continuano a essere percepite con curiosità e, talvolta, giudizio.
Nella narrativa dominante, come film e libri, la protagonista spesso trova un partner prima della fine, quasi che la vita senza coppia non abbia storie significative da raccontare.
Gabriella Grasso, giornalista e traduttrice, ha raccolto testimonianze e studi da vari paesi per raccontare l’esperienza autentica di una trentina di donne italiane tra i trenta e sessantanove anni, che vivono il loro status con consapevolezza e serenità, senza essere ossessionate dalla ricerca di un compagno.
Il libro di Grasso, "smettetela di dirci che non siamo felici", esplora temi quali amicizia, sessualità, maternità, viaggi e spiritualità, delineando un quadro della vita fuori dai vincoli della coppia senza le sfumature negative della solitudine o del fallimento.
Statisticalmente, la percentuale di persone single in Italia è cresciuta dal 20% al 38% negli ultimi vent’anni, con una crescente quota di donne che sceglie consapevolmente di non avere figli e vivere indipendentemente.
Tra le donne under 45, oltre il 13% si dichiara single per scelta.
Questa trasformazione riflette un mutamento sociale profondo, legato a priorità diverse rispetto al passato: carriera, autonomia economica e benessere personale.
Molte donne trovano nella vita da single un nuovo modo di esprimere la propria libertà e realizzazione.
Rilevante è anche il riconoscimento sociale che questo cambiamento sta ottenendo, superando antichi pregiudizi e aprendo nuovi orizzonti per la definizione dell’identità femminile nel XXI secolo.
In definitiva, sempre più donne stanno riscrivendo le regole della propria vita, dimostrando che singolitudine può essere sinonimo di scelta consapevole e serena autonomia.