Animal Equality sollecita impegni concreti anche in Italia
In Francia, i gruppi Terrena e LDC, rispettivamente secondo e primo produttore di carne di pollo, hanno assunto pubblicamente l’impegno di rispettare i criteri dell’European Chicken Commitment (ECC) entro il 2028.
Questo rappresenta un passo importante verso l’eliminazione delle peggiori pratiche di allevamento e macellazione degli animali, e interessa circa 120 milioni di polli all’anno nel caso di Terrena.
L’adesione all’ECC implica riduzioni significative della densità di allevamento, fissata a massimo 15 animali per metro quadrato contro i 20-22 degli allevamenti standard.
Sono inoltre previsti l’accesso a posatoi, blocchi di beccaggio e luce naturale negli allevamenti, e la progressiva eliminazione dei polli a crescita rapida come Ross 308, selezionati geneticamente per crescere in tempi molto brevi a discapito della salute.
Secondo uno studio del Welfare Footprint Project, l’adozione dei criteri ECC ridurrà del 78% il tempo durante il quale i polli soffrono dolori intensi, tanto negli allevamenti quanto nei macelli.
Animal Equality Italia ha invitato i produttori italiani a seguire questo esempio con impegni pubblici e procedure verificabili, sottolineando come restare indietro significhi mantenere inalterate sofferenze evitabili.
In Italia, alcune catene come Eataly e Carrefour hanno aderito all’ECC, ma molti produttori restano fermi, una situazione che fa discutere nel dibattito sul benessere animale e standard di qualità nella filiera avicola.
Il raggiungimento degli standard ECC segna un passo nella direzione della sostenibilità e del rispetto degli animali, ma evidenzia anche la necessità di un impegno più ampio e diffuso, auspicato da gruppi per la tutela degli animali.