Si chiama Silver Tourism ed è strategico per lo sviluppo del comparto, lo rilevano dati Istat, Censis e della Commissione UE.
Secondo FederTerziario, il presente del turismo over 65 è già roseo ma si prospetta in grande crescita per il prossimo futuro.
“Dobbiamo essere preparati: i dati della Commissione europea - spiega Emanuela D’Aversa, vicepresidente di FederTerziario Turismo - ci dicono che entro il 2030 l’Europa accoglierà 160 milioni di viaggiatori over 65, sviluppando, inoltre, una destagionalizzazione del fenomeno turistico, considerando che i flussi si concentreranno per quasi la metà in primavera, per un dato pari al 45%, e soltanto per un terzo in estate, poco meno del 20% in autunno e il 7% in inverno.
Si tratta di profili di grande rilievo in termini di spesa: il Censis ne determina una ricchezza media di almeno il 13% superiore alla media italiana; inoltre, a fronte di una riduzione della spesa del consumo negli ultimi 25 anni pari al 14%, in questa fascia di età invece lo stesso dato è cresciuto del 23,3%”.
L’Istat ha registrato, tra il 2001 e il 2020, un aumento della quota di persone di 65 anni e più in tutti gli Stati membri, con l’Italia arrivata al 23% e, nell’indagine sugli Aspetti di vita quotidiana, ha evidenziato circa il 70% delle persone di questa fascia d’età considerarsi come “molto felice e quasi il 60% di avere un’attività di svago e di interesse.
In molti casi, è proprio il viaggio a garantire il benessere psicofisico se consideriamo che, al di là del periodo Covid che ne ha contenuto la crescita, il turismo di questa fascia di età è in grande crescita: in Italia, nel 2022, ha prodotto 7,8 milioni di viaggi su un totale di 55 milioni.