Non era mai accaduto che si verificassero due incidenti nello stesso aeroporto e nello stessp giorno.
Due aerei dello stesso modello danneggiati con danni sostanziali.
Il primo aereo incidentato portava il construction number (c/n) 358, il secondo danneggiato poche ore dopo era il c/n 325.
22 anni di servizio il primo, 27 anni di servizio il secondo.
Questa la cronaca degli eventi verificatisi il 28 novembre scorso all’aeroporto (in realtà una “Airstrip”-pista di atterraggio) di Kikoboga (HTMK), il quale è il punto di arrivo del Parco Nazionale Mikumi nella Tanzania centro-orientale.
Un Embraer EMB-120ER registrazione 5H-MJH della Unity Air Zanzibar ha subito il collasso del carrello di atterraggio sull’ala destra durante l’atterraggio, provocando la rottura di due pale dell’elica.
L’aereo era in servizio fra Zanzibar e Kikoboga ed aveva a bordo 30 passeggeri più tre membri di equipaggio.
Cinque ore dopo, giungeva sullo stesso aeroporto un secondo Embraer, registrazione 5H-FLM appartenente alla compagnia Sindbird Air il quale avrebbe dovuto provvedere a riportare a Zanzibar i malcapitati passeggeri del primo sfortunato volo, ma anche questo secondo velivolo durante la fase di decollo subiva danni al carrello, sbandava ed ha colpito con l’ala destra un edificio.
Fortunatamente malgrado il doppio incidente non si lamentano vittime.
Entrambe le compagnie coinvolte erano vettori della Tanzania.
Kikoboca non dispone in realtà di un aeroporto infatti altro non è che una “Airstrip” gestita come molte altre dal “Tanzania National Park”.
In più occasioni in nostre precedenti Newsletters commentando altri incidenti occorsi in località d’oltremare ad alto impatto turistico, abbiamo messo in guardia circa la pericolosità di voli svolti da vettori locali.
Caso Missoni per tutti
Antonio Bordoni
fonte www.air-accidents.com