Una coalizione ha promesso oltre 17 miliardi di dollari di finanziamenti allo scopo di mitigare la crescente fame nel continente africano. L'Africa subsahariana possiede un quarto della terra arabile del mondo, ma produce solo il 10% della sua produzione agricola.
Questa ottima notizia è stata data nel corso del Forum, ospitato dalla Banca per lo sviluppo dell'Africa e dal Fondo internazionale delle Nazioni Unite per lo sviluppo agricolo (IFAD), in collaborazione con il Forum per la ricerca agricola in Africa (FARA) e l'Organizzazione del sistema CGIAR, il 29 e 30 aprile scorsi.
17 capi di stato africani hanno sottoscritto l'impegno di aumentare la produzione agricola raddoppiando gli attuali livelli di produttività attraverso il potenziamento delle agro-tecnologie, investendo nell'accesso ai mercati e promuovendo la ricerca e lo sviluppo agricolo.
Dell'importo complessivo promesso, più di 10 miliardi di dollari provengono dalla Banca africana di sviluppo il cui presidente ha dichiarato: "Creiamo oggi una partnership più forte per portare tecnologie e innovazioni a milioni di agricoltori ".
L'IFAD dal canto suo ha annunciato di voler stanziare 1,5 miliardi di dollari all'Africa per sostenere la trasformazione dei sistemi alimentari e agricoli nei prossimi tre anni e per creare le condizioni preliminari per una maggiore produttività agricola.
Se tutto andrà secondo i piani verrà formata una "grande muraglia verde" che, si ipotizza, arriverà a produrre 10 milioni di posti di lavoro nella regione entro il 2030.
In un'ulteriore dimostrazione di solidarietà, la Bill & Melinda Gates Foundation, unendosi a una coalizione di partner per lo sviluppo, ha dichiarato che investirà 310 milioni di dollari nei prossimi tre anni allo scopo di sostenere le iniziative di ricerca e sviluppo nel settore agricolo in Africa; grazie a questo finanziamento milioni di agricoltori potranno avere accesso a importanti innovazioni digitali che consentiranno loro di affrontare meglio la malnutrizione e l'arresto della crescita dei bambini.
L'Africa subsahariana possiede un quarto della terra arabile del mondo, ma produce solo il 10% della sua produzione agricola. La bassa produttività delle colture di base rende l'agricoltura africana non competitiva.
Di conseguenza, il continente importa un terzo delle calorie consumate e questo fatto rende i sistemi alimentari vulnerabili e dipendenti da catene di approvvigionamento alimentare esterne.
Sull'IFAD va detto che la sua mission è quella di investire risorse in favore delle popolazioni rurali, consentendo loro di combattere la povertà, aumentare la sicurezza alimentare e migliorare la nutrizione.
Dal 1978, ha fornito 23,2 miliardi di dollari in sovvenzioni e prestiti a basso interesse a progetti che hanno raggiunto circa 518 milioni di persone.
E' un'istituzione finanziaria internazionale con sede a Roma, polo alimentare e agricolo delle Nazioni Unite.