Oltre 30 milioni di italiani in viaggio, con una spesa complessiva superiore a 35 miliardi di euro
L’estate 2025 si apre con segnali positivi per il turismo italiano: si prevede che 30,5 milioni di italiani si concederanno almeno una vacanza nei mesi estivi, con un incremento di 1,5 milioni rispetto al 2024.
La spesa complessiva stimata supera i 35 miliardi di euro, confermando il ritorno della domanda interna dopo anni di incertezza.
Il 91% dei vacanzieri sceglierà mete nazionali, mentre il 9% opterà per destinazioni estere.
In media, ogni italiano partirà due volte tra giugno e settembre, con agosto al primo posto per viaggi di almeno 7 giorni (11,2 milioni di partenze).
Tuttavia, luglio registra l’aumento più significativo delle partenze per vacanze lunghe, con 800 mila partenze in più rispetto all’anno precedente.
La spesa media per vacanza si attesta a 1.170 euro per l’intero quadrimestre, con variazioni mensili: 650 euro a giugno, 820 euro a luglio e 930 euro ad agosto, mese caratterizzato da vacanze più lunghe e costose.
A settembre, con oltre 10 milioni di viaggiatori, la spesa scende a 750 euro.
Per quanto riguarda l’alloggio, il 21% sceglierà l’albergo, seguito da b&b (17%), case in affitto (13%) e seconde case o ospitalità da amici e parenti (14%).
Agriturismi, campeggi e villaggi completano l’offerta.
Le destinazioni preferite restano il mare (24%), seguite da città d’arte, località montane e piccoli borghi (tra il 10% e il 12%).
Toscana, Campania, Liguria, Lazio e Veneto sono le regioni più scelte per gli short break, mentre Puglia e Trentino Alto Adige guidano le vacanze brevi e lunghe, con la Sardegna in testa per i soggiorni di 7 giorni o più.
Tra le mete estere, Spagna, Grecia e Francia sono le più gettonate, seguite da Portogallo e Austria.
Manfred Pinzger, vicepresidente di Confcommercio, sottolinea come l’aumento delle partenze e la crescita di luglio rappresentino opportunità per il settore, evidenziando la necessità di interventi per la riqualificazione dell’offerta e soluzioni per l’housing dei lavoratori stagionali.