Le case autonobilistiche si danno un gran daffare a promuovere auto elettriche oltrechè ibride, eppure le colonnine di ricarica in città latitano così come latitano le stazioni di ricarica veloce lungo strade e autostrade.
Proviamo ad analizzare i vari perchè del mancato successo commerciale, oltre al fatto che, come scritto poche righe più su, mancano le colonnine di ricarica:
- I costi delle auto sono alti;
- Per avere la certezza di non restare per strada (anche se ci sono società-non ovunque però-che mettono a disposizione furgoni per la ricarica veloce) bisogna avere un box dotato di colonnina che ha un costo mensile non proprio indifferente;
- Gli utenti pare abbiano subodorato che le ricariche elettriche andranno a costare più della benzina o il diesel: ricordate i costi del gasolio agli esordi, erano la metà della benzina, per poi, negli anni, arrivare a costare (pochi mesi fa) fino al 10% in più.
- Insomma gli automobilisti hanno paura di infilarsi in un “cul de sac” e perciò, almeno per il momento, non decidono.
Allora il potere economico che, come tutti sanno, è più forte di quello politico, cerca di influenzare le amministrazioni locali, Roma in testa, affinchè in vaste areee urbane, diventino fuorilegge le auto Euro4, le ibride e anche quelle a gas; le prime perchè sono “vecchie” le seconde perchè comunque circolano perlopiù a benzina, le terze perchè l'impianto a gas è comunque presente insieme a benzina e diesel.
Parliamo poi di sicurezza: abbiamo visto dopo la recente alluvione in Romagna che tutte le macchine elettriche e ibride anche se lievemente interessate dall'evento, sono state tutte messe in quarantena e a distanza di sicurezza da altri veicoli e abitazioni.
Ma poi, se le centrali elettriche che dovranno alimentare le colonnine saranno a loro volta alimentate a gasolio, che differenza ci sarebbe dal continuare a servirsi dei benzinai?
L'idrogeno è già disponibile e a basso prezzo, il problema dei serbatoi è stato risolto con la soluzioni dei moduli intercambiabili, 5 per l'esattezza, ognuno garantisce il 20% della totale percorrenza, da 600 a 1000 km a seconda dei vari modelli di automobile.
Ci si ferma ad una stazione di scambio, si lasciano i moduli vuoti e si ricevono in cambio quelli carichi; un'operazione da pochi minuti e che non prevede, a fine vita dell'automobile, il problema dello stoccaggio e “riciclo” (ove possibile) delle batterie esauste.
In Svizzera e Germania circolano già Camion alimentati ad idrogeno.
Sempre In Germania è stato inaugurato il primo treno passeggeri completamente a idrogeno: è silenzioso, veloce ed emette solamente vapore e acqua condensata.
In Italia Il Consiglio di Amministrazione di FNM ha deliberato l’acquisto di 6 elettrotreni alimentati a idrogeno, con l’opzione per la fornitura di altri 8; l’investimento è stato preliminarmente stimato in oltre 160 milioni. I primi di questi convogli, prodotti da Alstom, saranno consegnati entro il 2023 e saranno affidati, tramite locazione, a Trenord.
Entreranno in servizio, rispettivamente, nel 2027 e nel 2028 le due navi da crociera alimentate a idrogeno costruite da Fincantieri per Explora Journeys, brand di viaggi di lusso della Divisione Crociere del Gruppo MSC.
Probabilmente ci sarà ancora qualche passo da fare prima di arrivare alla commercializzazione e distribuzione di auto alimentate ad idrogeno ma, a quanto sembra, non ci vorrà ancora troppo tempo, forse 2 o 3 anni; la gente sembra averlo capito e non intende acquistare una macchina elettrica con il rischio che gli diventi obsoleta in tempi brevi.
Sarà per questo che il mercato dell'usato si è impennato tanto; al punto che alcuni dei modelli recenti costano più da usati di quanto costavano da nuovi.
Potrà sembrare assurdo ma sta accadendo e ciò vuol dire che la coscienza collettiva ha captato qualcosa che chi tenta di orientare il mercato non confessa.
Può risultare utile la lettura dell'interessante articolo che trovate a questo link articolo che racconta la storia delle vetture alimentate ad idrogeno e prodotte dalle più importanti case automobilistiche da più di 20 anni.
Ma naturalmente basta inserire in un qualsiasi motore di ricerca le parole "auto Idrogeno" per trovare migliaia di articoli prodotti da testate italiane e internazionali; leggerne qualcuno aiuta a capre il senso di quanto abbiamo scritto sopra.