Due aziende che stanno a dimostrare, nelle loro vicende insolute, quanto nel nostro Paese si viva nella difficoltà di risultare affidabili.
Alitalia potrebbe essere un'azienda fiorente come lo sono le tante compagnie aeree nate negli ultimi venti anni e cresciute, in parte, proprio sottraendo alla nostra ex compagnia di bandiera passeggeri che la stessa non è stata in grado di difendere e/o fidelizzare.
Al momento di mettere insieme una cordata di imprenditori (dimentichiamo quella che fu messa in piedi dai cosiddetti "capitani coraggiosi") non si è riusciti a trovare nè aziende nè capitali; non sono bastati allettamenti e proclami (dai quali sembrava che ci fosse la fila per entrare nell'azionariato).
Il "problema" Alitalia è sempre lì, di prestito in prestito, nessuna verà soluzione è all'orizzonte.
Cosa frena i possibili investitori?
Apparentemente non sono credibili i piani industriali nè, apparentemente, lo sono le rassicurazioni sindacali e quindi, dopo aver valutato le opzioni in campo, chi aveva dimostrato interesse si defila.
Oggi siamo a quelle che, visto che si parla di una compagnia aerea, non è sbagliato definire cifre "irrisorie", quelle cioè che, al limite, un'azienda potrebbe anche essere disposta a perdere.
Cifre però che, pur allargando la compagine societaria, non metterebbero la compagnia in condizione di poter fare investimenti nè un piano industriale, se non di lungo, almeno di medio termine.
Cosa sta accadendo oggi con l'ex ILVA di Taranto?
Non siamo certo noi in grado di analizzare la situazione: non siamo competenti in materia nè (noi come nessun altro organo d'informazione) disponiamo di dati.
E' sicuramente accaduto qualcosa di importante, ArcelorMittal si vuole ritirare in virtù di una crisi produttiva o crede di non potersi più fidare?
In altre parole, a fronte di un investimento miliardario crede oggi che possano venire meno garanzie governative e/o sindacali?
Evidentemente lo "scontro" in atto tra le varie forze politiche,molto impegnate a cercare di restare rappresentative, può allarmare le aziende che hanno investito in Italia (o che potrebbero investire) facendo pensare loro che non ci siano sufficienti garanzie di stabilità.
Ecco quindi che da questa insicurezza possono nascere abbandoni o nuove trattative al ribasso, tali da consentire nuove valutazioni allo scopo di limitare i rischi imprenditoriali.
Nei prossimi giorni ne sapremo di più e soprattutto vedremo come ne uscirà la credibilità del nostro Paese .. indebolita o rafforzata?