Un grande ritorno: con la XV edizione la kermesse porterà in città il meglio del cinema nazionale e internazionale.
Registi pluripremiati per raccontare l’attualità, con i conflitti e contrasti che dividono il mondo: dall'Ucraina alla Russia, dalla Cina alla campagna italiana sfruttata.
Tavole rotonde e concerti e un omaggio speciale al compositore Pino Donaggio.
Il Presidente di Giuria Hanif Kureishi, scrittore, drammaturgo e sceneggiatore britannico, aprirà la la XV edizione di Pordenone Docs Fest.
In apertura il film Ascension di Jessica Kingdon, documentario in anteprima nazionale che foffre uno spaccato delle contraddizioni dell'iper-capitalismo cinese.
Ascension è inserito nella cinquina per il miglior documentario degli imminenti Oscar e vincitore di 10 premi internazionali, tra cui miglior documentario al Tribeca Film Festival.
La serata inaugurale sarà anticipata da una proiezione speciale dedicata all’Ucraina, con This rain will never stop, film sul conflitto in Donbass della regista Alina Gorlova, che sarà collegata da Kiev, dove ha scelto di rimanere per sostenere i suoi concittadini e continuare a filmare la guerra.
Il suo film è un viaggio potente attraverso il ciclo infinito di guerra e pace che segna l'umanità e racconta il ventenne Andriy Suleyman, nato in Siria da padre curdo e madre ucraina, che cerca di ritagliarsi un futuro tra le sofferenze della guerra, dalla Siria all'Ucraina.
Quest'anno la selezione dei film punta doverosamente lo sguardo sull'Ucraina, ma anche sulla Russia.
F@ck This Job di Vera Krichevskaya narra l'ascesa e il declino di Dozhd TV – L'emittente dell'ottimismo, conosciuta come Rain TV, chiusa il 4 marzo scorso dopo essere rimasta a lungo, suo malgrado, uno dei rari baluardi dell'informazione libera nella Russia di Putin.
La regista del film, afferma: "Sono stata la seconda persona a entrare in redazione, piena di ottimismo e ingenuità, come Natasha, la protagonista. Lei è riuscita a crederci fino in fondo, mentre io avevo già perso tutto lo slancio. La chiusura dell'emittente e del nostro sogno di una televisione indipendente in Russia sarebbe stata il cuore del film. Ma come sempre nei documentari, non si sa mai come va a finire".
In One Day One Day Olmo Parenti racconta la storia di alcuni braccianti nella più grande Baraccopoli d’Italia, a Manfredonia :un film scomodo, tagliato fuori da ogni circuito, che ha scelto allora di rivolgersi solo alle scuole e introdurre un “divieto ai maggiori”, subito accolto dal festival che ha deciso di proporlo ai più giovani.
C'è poi la storia della prima band metalfemminile del Medioriente, un quartetto libanese che lotta per la libertà di espressione (mentre Beirut viene devastata dalla famosa esplosione) raccontata nel film Sirens.
Un racconto di formazione intriso di voglia di cambiamento in un Paese senza pace da generazioni, in cui la musica si fa grido capace di unire destini, amori e speranze.
Quale momento di intrattenimento un concerto de I Solisti Veneti, in una serata omaggio alla bellezza di Venezia e al grande Pino Donaggio, che de I Solisti ha fatto parte e che ora conduce.
Va ricordato che Donaggio, oltre ad aver venduto 80 milioni di copie di "io che non vivo (senza te), è anche autore di colonne sonore di film diretti da Brian De Palma, Pupi Avati, Dario Argento, Liliana Cavani.
Tra i vari altri eventi dibattiti con giornalisti ed esperti, tavole rotonde e masterclass per approfondire i temi sollevati e analizzati dalle proiezioni.
Due retrospettive: la prima è dedicata al futuro incerto di Venezia, tra i luoghi del pianeta più a rischio a causa del riscaldamento globale; la seconda è dedicata invece al nostro passato coloniale e propone una riflessione sui riflessi culturali e sociali, sfatando il mito degli "italiani brava gente" e proiettando un'ombra sulla contemporaneità.
Un’iniziativa di Cinemazero
Con il contributo di Ministero della Cultura e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Promo Turismo FVG, Comune di Pordenone - Assessorato alla cultura, Fondazione Friuli.