Un progetto volto a valorizzare il turismo slow che passo dopo passo incontra le città d’arte, i piccoli borghi e i paesaggi naturali.
L’Atlante dei Cammini è promosso da Toscana Promozione Turistica con l'intento di offrire uno strumento in grado di unire, per la prima volta e insieme, l’offerta del turismo lento toscano attraverso sette grandi itinerari per un totale di 72 tappe che attraversano 119 comuni, 7 province, 20 ambiti turistici per un totale di 1.369 km.
Visit Tuscany offre così una rivisitazione della sezione turismo lento con le nuove pagine dell’Atlante, rendendo tutte le informazioni disponibili online.
Ma cosa si potrà trovare in terra toscana lungo questi itinerari?
I cammini inclusi nell’Atlante
Via Francigena
Il grande itinerario culturale europeo incontra i paesaggi e la storia della Toscana.
E’ un importante itinerario culturale che collega Canterbury e Roma e che continua a emozionare chi
continua a seguire le orme lasciate nei secoli attraverso paesaggi incontaminati e bellezze storico-artistiche.
Questa direttrice storica europea, che attraversa la Toscana, rappresenta un'opportunità unica di scoprire per quasi 400 km (divisi in 16 tappe) l’antico tragitto percorso da pellegrini, mercanti, viaggiatori, attraverso boschi, colline e borghi medievali, tra storia, arte ed enogastronomia.
Via di Francesco in Toscana
I cammini naturalmente spirituali, tra le opere d’arte e i luoghi di Francesco d’Assisi.
E’ un insieme di cammini che collega i tanti luoghi legati alla vita di San Francesco d’Assisi in Toscana.
Da Firenze, in particolare dalla Basilica di Santa Croce, una delle basiliche francescane più importanti d’Italia, i
camminatori di oggi possono arrivare al rinomato Santuario della Verna.
Qui, Francesco trascorse diversi periodi della sua vita e, nel settembre 1224, ricevette le stigmate.
L’itinerario attraversa poi la Valtiberina Toscana, che vanta luoghi indissolubilmente legati alla vita di Francesco come gli eremi di Cerbaiolo e Montecasale e il castello di Montauto.
Via Lauretana Toscana
Dal Patrimonio dell’Umanità di Siena ai tesori etruschi di Cortona, la strada di artisti, mercanti e pellegrini.
Questa insiste su una direttrice etrusco-romana che ha avuto una grande fortuna anche in epoca medievale,
collegando il territorio senese con la Valdichiana e quindi l’area umbro-marchigiana.
In seguito, si connotò sempre più come via di pellegrinaggio, collegando Siena, e quindi la via Francigena, a Cortona, attraverso i territori di Asciano, Rapolano Terme, Sinalunga, Torrita di Siena, Montepulciano. Proseguiva poi in Umbria, per giungere alla Santa Casa di Loreto, nelle Marche. Da qui il nome “Via Lauretana”.
Via Romea Strata
In cammino dai passi appenninici alle terre di Leonardo da Vinci.
Nel Medioevo, muniti di bordone e bisaccia, i pellegrini provenienti dall’Europa centro-orientale - per esempio
dalle attuali Polonia, Ungheria e Croazia - si mettevano in cammino verso il centro Italia per raggiungere la Via
Francigena all’altezza di Fucecchio e San Miniato, in Toscana. Da qui, il loro viaggio proseguiva verso alcuni
luoghi santi: Roma, Santiago de Compostela e Gerusalemme, allora raggiungibile via mare dai porti dell’Italia
meridionale.
Oggigiorno, è possibile ripercorrere le orme dei pellegrini del centro-est Europa lungo la Romea Strata: un
insieme di percorsi di oltre 1400 km.
Via Romea Germanica
Dalla natura dell’Appennino alle città d’arte, l’itinerario di viandanti e imperatori.
Nel Medioevo, la Via Romea Germanica era uno dei principali collegamenti tra il mondo germanico e l'talia Centrale. Per Via Romea Germanica si intende, infatti, il percorso seguito dai pellegrini che dalla penisola scandinava e dall'Europa centrale e orientale si recavano a Roma.
La Via Romea Germanica, chiamata anche in passato Via di Stade o Via Romea, entra in Italia al Passo del Brennero scende attraversando l’Alto Adige e il Trentino passando da Vipiteno, Bressanone, Bolzano, Trento, attraversa la Valsugana per arrivare a Bassano del Grappa (Veneto) e continua per Padova, Rovigo, Ferrara, Ravenna, Forlì, per poi entrare in Toscana nella Valle del Casentino (AR) attraverso lo storico valico appenninico del Passo Serra.
La Via Romea Germanica in Europa percorre circa 2.200 chilometri da Stade a Roma, attraversando in totale
3 Paesi, in 94 tappe: 44 in Germania, 4 in Austria e 46 in Italia.
Via Matildica del Volto Santo
Il cammino con vista Apuane e Appennino, dall’anima verde della Garfagnana a Lucca.
La via Matildica e quella del Volto Santo sono due cammini accomunati dalla stessa meta: il Duomo di San
Martino a Lucca, sede della statua lignea del Volto Santo, noto anche come il “Cristo nero dei lucchesi”, fonte di
leggende e miracoli.
A Castelnuovo di Garfagnana, le due vie si intersecano, diventando un unico cammino.
La Matildica è un percorso che parte da Mantova, incontra le pianure del Po, i rilievi del Parco Nazionale
dell’Appennino, raggiunge la Toscana al passo di San Pellegrino, attraversa Garfagnana e Media Valle del
Serchio per poi giungere, infine, a Lucca. L’itinerario si snoda per 284 chilometri, passando per 3 regioni:
Lombardia, Emilia Romagna e Toscana.
Via Romea Sanese
Dal Rinascimento di Firenze al Medioevo di Siena, in cammino tra i filari del Chianti.
Per i collegamenti con Roma, i fiorentini usavano la Via Sanese: essa costituiva il percorso più breve per giungere dalla città del Giglio a Siena.
L'itinerario alterna tratti su stradine secondarie asfaltate a tratti su fondo sterrato, intersecando anche il tracciato ufficiale della Via Francigena.
Quattro tappe attraversano il contado fiorentino e quello senese alla scoperta di pievi, badie e borghi medievali.
Un viaggio che parte da piazza della Santissima Annunziata a Firenze e tocca luoghi carichi di storia come Sant'Andrea in Percussina, San Casciano in Val di Pesa, Badia a Passignano, San Donato in Poggio, Castellina in Chianti, fino ad arrivare a Siena nella Basilica di San Francesco.