La scultura è un grido scomodo e stridente che si ode anche nel silenzio più assordante e da cui non è possibile distogliere lo sguardo.
"La violenza non è amore", scultura monumentale di Anna Izzo, prosegue il suo viaggio dopo le presentazioni a Città della Pieve, a Fiumicino e ad Arezzo.
E' stata presentata l'8 Marzo scorso dalla curatrice Roberta Melasecca.e sarà visitabile fino al 30 settembre 2023.
“Un cuore d’acciaio, rosso, simbolo di amore e vita, rinchiuso all’interno di una gabbia, primitivo strumento di tortura e morte, tra sbarre coperte di ruggine, trafitto e appeso ad un gancio: la scultura di Anna Izzo è un grido scomodo e stridente che si ode anche nel silenzio più assordante e da cui non è possibile distogliere lo sguardo.
L’artista imprime segni dolorosi alla materia, la plasma conservandone la durezza e la resistenza, ne calibra le forme ampliandole a dimensioni innaturali, costringe alla rimozione di uno stereotipato processo di narrazione basato sull’inerzia, sull’indifferenza e su strategie di occultamento e minimizzazione della violenza.
La violenza non è amore afferma e suggella, con la sua evidente e inevitabile presenza, non più lo spazio di un istante nel quale riconsiderare le proprie relazioni ma una rivoluzione di pensieri ed azioni, una chiave di accesso a delle diverse politiche attive sul territorio.
Le gigantesche gabbie di Anna Izzo, alte quattro metri, riflettono un ordine normativo che chiude e rinchiude corpi e menti: l’artista compie, dunque, un passo verso una de-costruzione e de-consacrazione di un sistema non solo più individuale e personale ma comunitario e collettivo" dichiara la curatrice.
Anna Izzo, pittrice e scultrice, nasce a Taranto ma già adolescente si trasferisce a Sorrento dove il padre gallerista la introduce nel mondo dell'arte con una importante frequentazione di artisti della scuola napoletana.
Le sue opere attraversano vari materiali, ferro, bronzo, resina, in una continua ricerca estetica innovativa. I suoi lavori hanno ricevuto consensi di importanti artisti.
Vive e lavora tra Roma e Siena ed espone in Italia e all’estero.