L'On. Di Lauro sollecita i ministeri competenti ad attivarsi con urgenza verso il divieto.
L’Italia è il maggior importatore di carne di cavallo del mondo e il primo consumatore di tutta Europa.
Ogni anno oltre 25.000 cavalli vengono uccisi nei macelli italiani, spesso dopo aver viaggiato su camion affollati dove hanno trascorso molte ore in piedi, subendo pesanti conseguenze.
Il team investigativo di Animal Equality ha indagato sulla macellazione dei cavalli in Spagna, Italia e Messico, documentando in diversi casi l’uccisione di animali ancora coscienti, vittime di sofferenze inutili e ingiustificate.
Il lavoro di denuncia dell’organizzazione internazionale è arrivato anche in Parlamento.
A maggio, l’On. Carmen di Lauro, componente della Commissione Affari Sociali, ha presentato un’interrogazione parlamentare sottoscritta anche dagli On. Andrea Quartini e Gaetano Amato e rivolta al Ministro della Salute per chiedere il “riconoscimento dello status di "animale d'affezione" anche per gli equidi”.
In questo modo anche i cavalli sarebbero equiparati a cani e gatti e non potrebbero essere macellati.
"sempre più cavalli non destinati al consumo alimentare, perché provenienti dalle corse ippiche, vengono comunque macellati e la loro carne venduta ai consumatori.
Questa pratica è tuttavia illegale e pericolosa per via dei farmaci veterinari che questi animali possono aver ricevuto in vita e che non sono adeguati al consumo umano".
“Auspico che i ministeri chiamati a rispondere lo facciano in breve tempo e che i colleghi vogliano intraprendere azioni necessarie affinché si possa restituire a queste creature il dovuto rispetto, assecondando per altro la crescente sensibilità degli italiani per quanto riguarda la protezione e la tutela di tutti gli animali”, ha detto l’On. Di Lauro.
Oltre 110 mila cittadini hanno già firmato la petizione che Animal Equality ha rivolto al Governo per chiedere di vietare anche in Italia la macellazione dei cavalli, animali sensibili e intelligenti che in molti considerano animali da compagnia, ma che sono condannati a soffrire durante il trasporto a lunga distanza tra i paesi che li commerciano, diretti verso un’uccisione crudele.
“Serve prendere una posizione chiara e uscire dall’ambiguità: il Governo italiano deve decidere se l’Italia vuole continuare a considerare i cavalli come prodotti o come animali da affezione e vietarne quindi la macellazione”, ha detto Matteo Cupi, Vicepresidente di Animal Equality Europa.