Le opere in esposizione, eseguite con la tecnica della pittura a smalto su fondo in foglia oro, traggono spunto dal Plantarum Regii Viridarii Casertani.
I suggestivi spazi della Castelluccia, piccola fortezza all'interno del Bosco Vecchio, luogo di diletto di re Ferdinando, ospiteranno i dipinti ispirati alla flora del Parco reale: Camelie, glicini, iris, ma anche palme, agavi e cactus.
"Ciò che si vuole proporre è il racconto di un luogo incantato, un'affermazione della grande bellezza del passato che incontra il pop del sentire contemporaneo.
L'idea portante è quella di esaltare la bellezza del patrimonio botanico: le piante ritratte sono manifestazione della vegetazione, mentre l'utilizzo dell'oro punta a trasformare ogni singola pianta in un'icona.
La natura morta cede il passo ai trionfi floreali; la pittura si fa portavoce di un ecologismo gioioso che riconosce alla pianta il ruolo di primadonna".
La mostra è stata selezionata attraverso il Bando di valorizzazione partecipata della Reggia di Caserta.
Aperta al pubblico dal 14 giugno al 13 luglio dalle 8.40 alle 18.40, con ultimo accesso alle 18.15.
La visita all'esposizione è inclusa nel biglietto/abbonamento al Museo.
Danilo Ambrosino (1964) vive e lavora a Napoli. Il suo media principale è la pittura, declinata in figurazioni di grande formato e dal forte impatto visivo.