''L'intensificarsi degli attacchi negli ultimi giorni rischia di far precipitare il Paese in una crisi umanitaria'',
Comunicato Stampa (stralcio)
Negli ultimi giorni, diversi attacchi israeliani a Beirut e nel sud del Libano hanno causato la morte di 569 persone, tra cui 94 donne e 50 bambini, e il ferimento di altre 1.835 persone.
Questa situazione sta esacerbando le sfide umanitarie che il Libano deve già affrontare, in particolare in termini di salute, accesso all'acqua, sicurezza alimentare e alloggi.
Le équipe di Medici del Mondo vedono un gran numero di persone in fuga dai bombardamenti nel sud del Paese. Ciò rappresenta un grave rischio per la salute di queste persone, che sono costrette a interrompere l'assistenza sanitaria.
Questi sfollamenti stanno anche indebolendo il sistema sanitario, poiché le strutture di emergenza sono sovraccariche.
“Siamo profondamente preoccupati per l'attuale conflagrazione nella regione. Stiamo assistendo allo stesso modus operandi di Gaza: il diritto internazionale umanitario non viene rispettato.
Gli attacchi sono preceduti da messaggi sui social network, spesso vaghi e con troppo poco tempo per permettere alle persone di cercare riparo.
Questa situazione è inaccettabile e mette a rischio migliaia di vite civili” dichiara Jean-François Corty, Presidente di Medici del Mondo in Francia.
Medici del Mondo è presente in Libano dal 1990.
Le nostre équipe sono composte da un centinaio di persone che lavorano in tutto il Paese.
Forniamo assistenza sanitaria di base in 9 centri di assistenza sanitaria.
Gestiamo anche progetti di salute mentale e di sostegno psicosociale per i libanesi e i rifugiati.
La collaborazione con i partner locali garantisce un accesso di qualità alle cure e ai farmaci.