Il ''Becco'', Sedici metri di lunghezza che si protendono verso il vuoto, su una falesia verticale alta 150 metri, a un’altitudine di 1.170 m.s.l.m.
Dopo la riapertura delle ex miniere e del ponte tibetano, che ha portato quasi 40 mila visitatori e dà occupazione a 40 operatori, Dossena mette così un nuovo tassello lungo il percorso della valorizzazione di un territorio tutto da (ri)scoprire, in chiave turistica ma anche storica, culturale e naturalistica.
Il “Becco” si trova a circa due chilometri dal centro abitato ed è stato realizzato in un’area antropizzata che, in passato, era parte del cantiere minerario dove si estraeva fluorite (attività chiusa nel 1982).
L’obiettivo era quindi di valorizzare una zona che fino a oggi era di fatto abbandonata, senza però danneggiare l’ambiente circostante.
Il punto panoramico costituirà l’ideale completamento della visita alle ex miniere di fluorite, dove oggi si trova il parco avventura speleologico (aperto da circa un anno), unico nel suo genere e già meta per numerosi turisti.
L’opera è costata complessivamente 240.000 euro, di cui 150.000 finanziati grazie all’ Accordo di programma siglato con Regione Lombardia (ente cofinanziatore) e per la parte restante con fondi comunali.
Il “Becco” con la sua particolare struttura in acciaio rivestita in cortain si protende a strapiombo sulla falesia per 16 metri. La base poggia su un dosso in pietra calcarea. La vista verticale del pendio roccioso è assicurata anche a livello di pavimentazione, realizzata in pannelli grigliati elettrosaldati.
Si potrà salire al massimo in trenta persone alla volta, rispettando un preciso codice di comportamento.
Il parapetto mantiene la massima trasparenza, in contrasto con l’elemento pieno di supporto. La larghezza del punto panoramico al suo punto più esposto è di 1,20 metri, per consentire a due persone contemporaneamente di ammirare il panorama.