Mostra retrospettiva sull'artista cinese al Museo veneziano
La mostra “Mao Xuhui: Emergence of the Patriarch” si tiene al Museo di Palazzo Grimani di Venezia fino al 1 febbraio 2026.
Curata da Lü Peng, Li Guohua e Carlotta Scarpa, espone 43 opere che coprono cinquant’anni di ricerca pittorica dell’artista.
Mao Xuhui, nato nel 1956 nella provincia del Sichuan, è cofondatore del Southwestern Art Research Group di Kunming e partecipante al movimento ’85 New Wave. Insegna all’Università delle Arti dello Yunnan e le sue opere sono in collezioni internazionali.
La sua pratica pittorica, definita “life painting”, parte dalla natura morta per riflettere temi esistenziali.
Le forbici, simbolo di controllo e vulnerabilità, dominano il ciclo Will / Scissors.
Il percorso espositivo al secondo piano di Palazzo Grimani, a Venezia, contrappone l’arte di Mao alle decorazioni rinascimentali e statue classiche della collezione Grimani.
La mostra si collega a quella precedente su Zhang Zhaoying.
Lü Peng descrive l’arte di Mao come ponte tra realismo socialista, espressionismo e modernità, testimone delle trasformazioni cinesi dal 1978.
La serie Patriarch esplora l’autorità familiare e politica attraverso forme geometriche e toni cupi.
In anteprima italiana una biografia illustrata edita da Skira, curata da Lü Peng, con documenti personali come diari e lettere.
L-ART GALLERY con Manuela Schiavano organizza l’esposizione, inclusa nel biglietto del Museo.