Antichi borghi di pescatori, una flora e fauna preziose, specialità gastronomiche uniche, l'ascolto della laguna e del paesaggioche la circonda.
Ernest Hemingway definiva Lignano la “Florida d’Italia”, una striscia di terra, bagnata da tre diversi tipi di acqua: quella marina dell’Adriatico a sud; quella salmastra della laguna di Marano a nord; e l’acqua dolce del fiume Tagliamento a ovest che si esprime con uno spettacolare estuario.
Una natura rigogliosa che ha permesso di dare vita a vivaci tradizioni di popoli antichi, flora e fauna ricche e fiorenti; tante le bellezze del paesaggio a partire dai colori dell’alba, un percorso suggerito è quello che collega il mare alla laguna, partendo dal Faro Rosso, da sempre punto di riferimento per i marinai.
Il percorso ciclo-pedonale inizia nelle zone di Villa Zuzzi (nota anche come Villino Zuzzi) palazzo storico in stile liberty, costeggiando la sabbia color oro lungo il litorale. con qualche gabbiano.
I Casoni: le case sull'acqua dei pescatori.
Da Lignano bastano pochi minuti di barca per approdare sulle sponde di Marano Lagunare, autentica terra di pescatori.
Nel porto si noteranno le Batele, tipiche barche da pesca di laguna, lunghe 4 metri e dal fondo piatto, studiate per navigare in acque basse.
Ed eccoci ai Casoni, costruzioni semplici simili a capanne su palafitte, realizzate utilizzando materiali locali, come la cannuccia palustre, in grado di far scivolare l’acqua riparando gli interni dalla pioggia.
Proprio attorno al focolare dei Casoni, a marzo sarà possibile vivere un’esperienza unica, provando la meditazione taoista per armonizzare cuore e mente ma anche l’occasione per degustare aperitivi con specialità tipiche tradizionali.
Birdwatcing
Cigni, aironi, rapaci, fenicotteri e molti altre specie avifaunistiche che qui sono oltre 300.
Molti gli avvistamenti possibili per gli amanti del birdwatching o anche per i semplici curiosi.
Dall’airone rosso, che si riproduce tra i canneti del delta del Fiume Stella, al falco di palude, che in questa zona vanta una delle più elevate concentrazioni di tutta Italia, oltre a diversi passeriformi, tra cui il basettino la salciaiola, il
cannareccione e la cannaiola.
Nelle insenature lagunari non è raro avvistare interi stormi di uccelli acquatici tra i quali si distinguono soprattutto folaghe e anatidi come la canapiglia, l'alzavola, il mestolone, il moriglione, la moretta e il quattrocchi.
La "Wetland Friulana" e le riserve naturali
Uno dei motivi per cui vale la pena esplorare questi luoghi è sicuramente la riserva Valle Canal Novo: visitarla sarà come trovarsi in una New Wetland inglese.
Meno battuta rispetto ad altre aree protette, la Valle Canal Novo mostra il fascino della natura selvaggia e può essere ammirata attraverso percorsi su passerelle di legno a pelo d’acqua, un’esperienza tutta da vivere.
C’è poi l’area protetta di Valle Grotari, un ex canale da pesca che sorge ai piedi di Marano, tornato naturale dopo l’interruzione dell’attività ittica, qui è possibile fare lunghe passeggiate e ammirare l’ampio canneto arrivando da un unico sentiero lagunare.
Sapori
L’enogastronomia è un’altra punta di diamante del territorio e vanta specialità a base di pesce e crostacei, come la Zuppa di pesce alla maranese, una minestra al pomodoro servita con crostini di pane e da gustare in modo
particolare nel periodo invernale.
Veniva reparata dai pescatori che vivevano nei casoni e si cucina con prodotti semplici come olio extra vergine, aglio, sale e pepe nero per esaltare il sapore del pesce locale.
Ci sono poi i "Sievoli soto sal", cefali conservati sotto sale; il "Bisato in speo", piatto a base di anguilla allo spiedo preparata a lenta cottura sulla brace, accompagnato da un Merlot o dal vino locale, Il Refosco del Peduncolo rosso. Per chi volesse gustare queste pietanze tipiche una tappa obbligata è la Festa delle Cape a Lignano Pineta nei primi due fine settimana di marzo: da sabato 4 a domenica 5 marzo e da sabato 11 a domenica 12 marzo.
Si tratta
di un evento enogastronomico storico nato dall’idea dei pescatori del territorio di far conoscere e gustare ai turisti le specialità ittiche dell’alto Adriatico.