UNPLI, che rappresenta la “Bella Italia”: 6200 Pro Loco - quasi tutti i comuni italiani - è presente ad Agri e Travel Expo con il Villaggio delle Sagre di Qualità.
La Festa del mandorlato di Cologna Veneta. Il Festival della cipolla rossa di Calabria. La Sagra del Casoncello di Castro. La sagra del carciofo di Montelupone sono solo alcuni esempi dei sapori d’Italia, custoditi e tramandati di generazione in generazione.
L’UNPLI è diventata un punto di riferimento nazionale per la promozione e valorizzazione della storia, cultura, folclore, enogastronomia dei territori e si impegna a salvaguardare le sagre che consentono di scoprire i valori tramandati nel tempo.
Agri e Slow Travel Expo. è un’occasione unica per intraprendere un viaggio nell’Italia dei sapori, da Nord a Sud, dalle alpi alle isole, scoprire eccellenze poco conosciute e piatti tramandati di famiglia in famiglia fino a diventare simbolo di un luogo.
Enogastronomia in viaggio ad Agri e Travel Expo
Agri e Slow Travel Expo si propone come vetrina di nuove idee di viaggio per conoscere in modo sostenibile le eccellenze enogastronomiche del nostro paese: insoliti trekking tra i vitigni, strade del vino e dei sapori, i più belli borghi italiani, mete che possiedono un patrimonio culturale e ambientale e luoghi dove fermarsi a respirare la storia.
Il turista enogastronomico, la realtà dei numeri
Il turista enogastronomico ha un nuovo volto. non vuole semplicemente assaggiare o acquistare prodotti tipici come ricordo di viaggio.
Desidera conoscere il territorio anche attraverso le sue tradizioni enogastronomiche in cerca di emozioni, esperienze da vivere per conoscere i luoghi e l’Italia, come indica il Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano realizzato da Roberta Garibaldi, vice presidente Comitato Turismo Ocse ed esperta di turismo enogastronomico, vanta il primato europeo per prodotti certificati (Ig): 814 a novembre 2021, 315 agroalimentari e 526 vini.
L’Italia possiede un patrimonio agroalimentare e vitivinicolo inestimabile.
Il Bel Paese si conferma leader assoluto in Europa, seguito dalla Francia.
Ogni regione e provincia italiana ha almeno una produzione certificata; se l’Emilia Romagna è in cima alla classifica dei prodotti agroalimentari certificati, 47 tra DOP, IGP e STG il Piemonte è il primo per numero di vini con 59 IG.
Una ricchezza immensa se si pensa che il valore economico delle produzioni certificate ha toccato i 16,6 miliardi di euro nel 2020.
Il cambio di passo a questo punto diventa improrogabile: l’enogastronomia, da sempre attrattore turistico nel nostro Paese, deve crescere e trasformarsi, promuovendo nuove forme di turismo più esperienziali e autentiche, che accompagnino a conoscere queste realtà.
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