Stanno diventando troppo frequenti i casi di passeggeri e attendenti di cabina seriamente feriti a causa di
turbolenze in volo, e questa volta si deve registrare addirittura una vittima.
Volo Singapore Airlines 321 da Londra Heathrow a Singapore Changi; l’aereo è un Boeing 777 (9V-SWM).
Il velivolo era partito dall'aeroporto di Heathrow la sera del 20 maggio, alle 22:38, con circa mezz'ora di ritardo
rispetto all'orario di partenza previsto, le 22:05.
Fino al confine con lo spazio aereo indiano l’aereo aveva mantenuto 31.000 piedi di quota (9.500 metri) prima di passare a FL 370 (11.200 mt) subito dopo aver superato l'India.
A bordo dell’aereo si trovavano 211 passeggeri e 18 membri di equipaggio.
Erano le 9.00 (ora di Londra) del 21 Maggio e le 16 (ora di Singapore) quando l'aereo ha invertito la rotta e ha
iniziato a scendere verso Bangkok.
Il motivo dell’improvviso dirottamento è stata una emergenza a bordo causata da una forte, improvvisa turbolenza che ha provocato numerosi feriti e addirittura un morto.
L’aereo è infine atterrato a Bangkok alle 15:45 ora locale.
La vittima Geoff Kitchen, aveva 73 anni e stava viaggiando, insieme alla compagna, verso l'australia dove avrebbe trascorso qualche settimana di vacanza.
Uno studio del 2023 dell'Università di Reading nel Regno Unito che ha trattato specificatamente la turbolenza in aria libera ha appurato che le turbolenze “gravi” sono aumentate del 55% tra il 1979 e il 2020 sulle rotte del Nord Atlantico.
Se c’è chi punta il dito ai cambiamenti nella velocità del vento ad alta quota, a causa del riscaldamento dell'aria dovuto alle emissioni di anidride carbonica, dobbiamo però precisare come a nostro avviso questa tipologia di incidente si è fatta più frequente con l’aumentare delle quote di crociera utilizzate dai velivoli di linea per i quali è ormai normale toccare i 39.000/41.000 piedi equivalenti ai 12 mila metri di altezza.
I radar sono in grado di rilevare le turbolenze causate dalle tempeste, ma le turbolenze in aria chiara (“CAT”
Clear Air Turbulence) sono pressoché invisibili e l’unico modo per evitarle è che un velivolo che la attraversa
lanci l’allarme mettendo in allerta coloro che volano sulla stessa rotta dietro di lui.
Uno dei più recenti casi di feriti a bordo (ben 119!) a causa di una improvvisa perdita di quota è quello accaduto il 7 ottobre 2008 al volo Qantas 72 che operava da Singapore a Perth, ma in quel caso la perdita di quota era stata causata da un guasto ai computer di bordo.
Rimane indiscutibile il fatto che i casi di perdita di quota per improvvise turbolenze sono eventi alquanto ricorrenti e fintanto che non si potrà determinare con anticipo l'attraversamento di una zona interessata da questo evento, il titolo il titolo che abbiamo dato a questa breve nota non è affatto esagerato.
Antonio Bordoni
fonte: www.air-accidents.com