M.V. Anno X - Nr 5 del 12/01/2010
Prima di affrontare un lungo viaggio in auto il guidatore coscienzioso, che si preoccupa dell’incolumità sia personale sia di chi è con lui, fa sottoporre l’auto ad un controllo da parte del meccanico di fiducia.
Lo stesso comportamento è consigliabile per i vari
motori biologici che compongono il corpo umano quando si è deciso di affrontare un viaggio all’estero di una certa durata.
Consultare il medico di fiducia, è l’imperativo categorico kantiano!
Molto spesso un individuo, solo apparentemente sano, crede di godere di una perfetta salute che gli consente di svolgere qualsiasi attività. Ma non è affatto così.
Il medico preparato, non laboratorio-dipendente, sa oggi riconoscere con un semplice
fonendoscopio se un soggetto non è più sano e non è ancora malato, consigliando i provvedimenti necessari del caso, utili per affrontare, o meno, il desiderato viaggio.
Ricordo numerosi pazienti “villeggianti”, da me visitati in una attività clinica durata 44 anni, giunti in apparente buona salute nel mio paese della Riviera Ligure di Levante per le ferie estive o invernali, deceduti improvvisamente per infarto miocardico, anche come conseguenza mutate condizioni di vita inadeguate; il
Reale Rischio di Cardiopatia è CONGENITO, riconosciuto e quantificato con un fonendoscopio. Sarebbe stata sufficiente una visita medica perché il medico riconoscesse la cardiopatia ischemica “silente”, ma pericolosa.
Infatti, mediante poche, semplici e rapide manovre si può diagnosticare uno stadio iniziale di CAD. Il lettore interessato può visitare il mio sito senza bisogno neppure di log-in.
I pazienti "forestieri", specialmente giovani, da me fatti operare nel nostro Ospedale d’urgenza per appendicite acuta oppure riacutizzata, rappresentano la metà circa della casistica del mio primo lavoro scientifico sull’
Appendicite, un articolo da molti anni MEDLINE (chiedere a Google.com).
A questo proposito non dimenticherò mai il paziente belga di circa 40 anni, da me visitato una sera tarda d’estate di circa quaranta anni fa, sotto la sua tenda in riva al mare, a Renà, un angolo di paradiso all’estremo orientale del paese. Il giorno dopo aveva programmato il ritorno a casa, in Belgio, per cui il paziente si trovava in uno stato di comprensibile preoccupazione, ben razionalizzata.
L’intensità dei numerosi segni di appendicite, sia specifici sia aspecifici di infiammazione, da me scoperti ed illustrati precedentemente in numerosi articoli, mi permisero di attendere fino al mattino successivo. Consigliata terapia antibiotica e l’applicazione di ghiaccio sopra la sede esatta del viscere malato, ho rivisto il malato alle 5 del mattino, migliorato e in grado di viaggiare.
L’estate successiva si presentò in studio per farsi visitare uno straniero, venuto dalla lontana Nervi, dove alloggiava. “Mio fratello mi ha consigliato di farmi visitare da lei, se mi fossi ammalato in Italia”.
La forza terapeutica della fiducia!
Sono molti i viaggiatori che non possono godersi la vacanza a causa di una noiosa, banale influenza, comune, stagionale non da virus A/H1N1 (!), per il semplice motivo che non si sono sottoposti alla visita del medico di fiducia prima di mettersi in viaggio. In realtà, sarebbe stato sufficiente al curante premere sopra il polpastrello di una mano dell’esaminando per valutare il
diagramma del polpastrello digitale. Il tracciato dell’influenza, presente alcuni giorni prima dell’insorgenza della sintomatologia clinica, è tipico, come ormai noto a tutti i medici aggiornati, (Stagnaro Sergio.
Bedside Diagnosis of Flu. October, 2009.
http://doc2doc.bmj.com/forums.html; Stagnaro Sergio.
Quantum-Biophysical-Semeiotic Bedside Diagnosis of Flu, since its earliest stage. Canadian Medical Assosiation Journal30 October, 2009. CMAJ 2009; 181: E195-196E.
www.cmaj.ca/cgi/eletters/181/9/E195#228652).
Chi è in cura con
FANS (farmaci antireumatici non steroidei), per tenere a bada una patologia reumatica o artrosica, almeno prima di mettersi in viaggio, è necessario che consulti il suo Medico per escludere la presenza di esofagite, gastrite, duodenite che sono spesso silenti in questi pazienti a causa dell’attività analgesica del farmaco assunto, notoriamente lesivo per la mucosa del primo tratto dell’apparato digerente.
La diagnosi di queste patologie è difficilissima, a differenza di quanto si crede: solo l’esame istologico del frustolo bioptico, prelevato in endoscopia dalla mucosa relativa, consente la diagnosi precisa.
Fortunatamente oggi i progressi della
Semeiotica Fisica permettono al medico di riconoscere in modo affidabile e rapido queste patologie. Ricordo brevemente che, nel sano, la stimolazione del
cieco, mediante pressione manuale, provoca la dilatazione di questi tre visceri per la durata esatta di 10 sec., espressione delle normali condizioni dei locali epiteli, cioè delle cellule di rivestimento, che - analogamente agli endoteli dei vasi - regolano il tono e la contrattilità delle sottostanti cellule muscolari lisce della media parietale.
Al contrario, in caso di patologia, la durata dell’aumento volumetrico risulta ridotta, in relazione inversa con la gravità della patologia.
È impossibile in un breve articolo esaminare tutti i numerosi motivi, che consigliano la visita medica prima di mettersi in viaggio. Prima di concludere, però, desidero ricordare le patologie urinarie, come la
cistite: è sufficiente un solo minuto per fare la diagnosi esatta, e conoscere se si tratta di una infiammazione da batteri Gram-positivi, oppure più frequentemente Gram-negativi, suggerendo la terapia adeguata. Molto spesso, purtroppo, il malato riferisce al medico segni di “cistite” che tale non è.
Molti casi di litiasi renale si presentano con una fenomenologia clinica fuorviante, così come l’ingrossamento della prostata, adenoma prostatico, erroneamente definito “iperplasia”. Senza dubbio il medico aggiornato nella
Semeiotica Fisica facilmente riconoscerà la patologia in modo rapido e preciso.
Sergio Stagnaro MD
Founder of Quantum Biophysical Semeiotics
www.semeioticabiofisica.it