Nella provincia poco conosciuta della Cina del sud, ogni anno, il 15° giorno del terzo mese lunare, si tiene il ''Sister’s Meal Festival'', un’occasione per i giovani di incontrarsi per poi convolare a nozze.
Le origini della festa sono da ricercarsi in un’antica leggenda, durante il Festival le ragazze del popolo Miao si vestono con abiti ricamati ricoperti da numerosi ornamenti d’argento di svariate forme e dimensioni.
L’11 aprile a Taijiang, tra canti e danze si svolgerà la cerimonia ufficiale di apertura della Festa delle Sorelle, organizzata dalla provincia del Guizhou. Le origini della festa sono da ricercarsi in un’antica leggenda.
“Un tempo lungo il fiume Qingshui vivevano decine di ragazze miao, belle, intelligenti e laboriose, a cui non mancavano né abiti né cibo. Ma a causa della lontananza del villaggio da altri centri abitati, scarseggiavano i ragazzi, per cui le ragazze non riuscivano a trovare marito. Per cambiare la situazione le ragazze decisero di invitare i ragazzi di altri villaggi miao a cantare e danzare insieme, offrendo poi loro un pranzo. Il giorno del pranzo molti ragazzi giunsero da lontano, ricevendo una calorosa ospitalità da parte delle ragazze. I ragazzi dettero prova delle loro qualità cantando, danzando, suonando il lusheng (strumento musicale a fiato di bambù), organizzando i combattimenti tra buoi e le regate con le barche-drago. Tutti trascorsero la giornata in allegria. Al momento del saluto le ragazze avvolsero del riso glutinoso e colorato in fazzoletti da loro ricamati, donandoli ai ragazzi preferiti. Questi ultimi, molto contenti, tornarono al villaggio delle ragazze dopo alcuni giorni con la scusa di restituire i fazzoletti e portando alle ragazze molti regalini in segno di ringraziamento. Così i giovani si scambiarono ripetute visite e con il passare del tempo tutte le ragazze trovarono marito.”
Il Festival si inserisce in un viaggio insolito alla scoperta di due province poco conosciute della Cina del sud: il Fujiàn e il Guizhou. Dalla lussureggiante costa tropicale della provincia del Fujiàn si passa al suo aspro entroterra sudoccidentale, dove le popolazioni hakka costruirono gli ampi e sbalorditivi tulòu, i primitivi edifici circolari in terra battuta (Patrimonio UNESCO), per difendersi da banditi e animali selvaggi. Si viaggia poi alla volta del Guizhou. Qui il paesaggio cambia radicalmente: coltivazioni a terrazza che si estendono sulle pendici di ondulate montagne e verdi altopiani punteggiati da frastagliate formazioni carsiche. In questo pittoresco contesto rurale vivono numerose minoranze etniche, fra cui i Miao e i Dong. Un tripudio di colori, suoni e profumi che vi farà ricordare per sempre questo angolo di vecchia Cina che sta scomparendo.
Data di partenza: 4 aprile 2017
Quota: da € 3.650 con accompagnatore dall’Italia