Affitti e vendite, grandi e piccole città, centro o periferia; tanti i dati che indicano la ripresa del mercato e forse è giunto il momento di comprare prima che i prezzi comincino a correre e si alzino i tassi d'interesse dei mutui.
AFFITTI:
L’analisi delle rendite per le abitazioni nelle principali città italiane mostra che il rendimento annuo lordo si è attestato intorno al 5,0%. In leggera crescita quindi rispetto alla precedente rilevazione.
Il risultato è dovuto al differente andamento di prezzi e canoni di locazione: questi ultimi infatti sono cresciuti più dei prezzi nel primo semestre del 2018 .
Il mercato immobiliare è in ripresa e i rendimenti lordi, comunque interessanti, stanno sostenendo gli acquisti per investimento che, nel primo semestre 2018, hanno rappresentato il 17,9% del totale delle compravendite realizzate attraverso le agenzie Tecnocasa, il cui centro studi ha messo a confronto le dinamiche di crescita dei prezzi degli immobili, dei canoni di locazione e dei rendimenti, nel periodo che va dal 2008 al I semestre 2018.
Compravendite:
Il mercato immobiliare italiano vede un aumento della domanda e di conseguenza delle compravendite, come confermato anche dall’Agenzia delle Entrate.
I prezzi iniziano a riprendersi ed i mutui, ancora convenienti, spingono all’acquisto.
Negli ultimi anni, i prezzi delle abitazioni, ormai a livelli minimi avevano determinato un cambiamento a livello di tipologie immobiliari richieste con uno spostamento sui tagli più grandi.
Nell’ultima analisi realizzata vediamo che si registra ancora una prevalenza di trilocali (40,8%), a seguire il quattro locali che raccoglie il 23,6% ed i bilocali con il 23,5%. La percentuale di quest’ultima tipologia è in aumento a motivo anche di un ritorno degli investitori. A Milano, unica tra le grandi metropoli, è la tipologia più domandata.
L’offerta sembra assottigliarsi, soprattutto sulle tipologie di qualità. I tempi di vendita sono in lieve diminuzione, in particolare, se l’immobile è correttamente valutato.
Il Mercato Affitti a Milano, Roma e Napoli.
L’Ufficio Studi Tecnocasa ha confrontato alcuni indici legati al mondo degli affitti di queste grandi città che hanno registrato un aumento generalizzato dei canoni di locazione: +1,1% per i monolocali, +1,4% per i bilocali e +1,2% per i trilocali.
Tra le 3 metropoli esaminate Milano è quella che ha avuto l’aumento più elevato (+2,7%, +2,5% e +2,6%), seguita da Napoli (0%, +1,9%, +0,7%) e Roma che mostra segno negativo sulla tipologia monolocale (-0,3%) e lievi incrementi su bilocali e trilocali (0,2%).
Tempi di locazione molto simili a Milano e a Napoli, in cui sono necessari circa 45 giorni per locare l’immobile, per la Capitale invece occorrono 50 giorni.
Il bilocale è la tipologia più affittata, in modo particolare a Milano supera il 60%. Quanto al motivo della locazione, a Napoli la domanda di immobili in affitto è alimentata prevalentemente da coloro che hanno fatto una scelta abitativa (82,2%), percentuale che a Roma costituisce il 48,4%. Completamente differente il quadro di Milano, in cui spicca la concentrazione di lavoratori non residenti, che costituiscono il 62,3% di coloro che prendono in affitto l’abitazione, attestandosi tra le più alte tra le grandi città.
A Milano e a Napoli prevale il canone libero (rispettivamente 91,3% e 73,7%), mentre a Roma si assiste ad un’ascesa del contratto di locazione a canone concordato (58,9%).
Mutui, durata media e tipologie:
25 anni la dutrata media analizzando i dati di coloro che hanno sottoscritto un finanziamento ipotecario attraverso le agenzie a marchio Kìron ed Epicas, individuando così le caratteristiche socio-demografiche di questo mercato a livello nazionale. L’analisi si riferisce al 1* semestre 2018.
ETA’: Il 71,1% di coloro che hanno acceso un mutuo nella prima parte del 2018 ha un’età compresa tra 18 e 44 anni. A livello nazionale l’età media è di 40 anni. Al crescere dell’età diminuisce la percentuale di coloro che ricorrono al mutuo.
PROVENIENZA: Il 76,2% dei cittadini finanziati nel nostro Paese è di origine italiana. 12,4% sono appartenenti all’Unione Europea e l’11,4% sono extra Ue.
DURATA: La durata media del mutuo si aggira intorno a 25 anni.
La maggioranza dei mutui stipulata (74,3%) ha una durata compresa tra 21 e 30 anni.
IMPORTO MEDIO: Il 40,3% dei mutui stipulati riguarda un importo compreso tra 50 e 100 mila €, seguito da un 38,8% che ha un importo compreso tra 100 e 150 mila €.
L’importo medio del mutuo a livello nazionale si aggira intorno a 111.000 €.
Visto il periodo stagionale vale la prena di dare uno sguardo al mercato immobiliare relativo le località di Montagna:
L'inverno 2018/2019 vede prezzi in diminuzione e domanda in ripresa, infatti gli immobili turistici delle località di montagna hanno registrato prezzi in diminuzione dell’ 1,1% nel primo seimestre del 2018 rispetto al semestre precedente.
In Val d’Aosta il ribasso è stato dell’ 1,7% ma è il Piemonte la regione che ha avuto la contrazione più forte, -6,0%, attribuibile sostanzialmente alle località minori.
La domanda è in ripresa, orientata su piccoli tagli e con budget entro 300 mila €. La contrazione dal 2007 del 32,4% dei valori immobiliari di queste località rende gli acquisti decisamente più convenienti. Le tipologie più richieste sono il bilocale oppure il piccolo trilocale, possibilmente in buono stato. Si prediligono la vicinanza alle piste o il posizionamento in centro paese, le abitazioni in pietra e legno in tipico stile montano.
Rispetto all’anno scorso non si riscontrano molti cambiamenti ad eccezione di un maggiore interesse da parte di acquirenti stranieri in alcune località. Sempre ben considerate quelle che investono su infrastrutture e servizi per il tempo libero.
Sul mercato delle locazioni invernali si conferma la tendenza a prenotare last minute, spesso a causa anche dell’instabilità climatica.
Compravendite case nei primi nove mesi del 2018:
Il 2018 si avvia verso i suoi giorni conclusivi e anche per il mercato immobiliare è tempo di bilanci.
L’agenzia delle Entrate ha diramato i dati sulle compravendite immobiliari dei primi nove mesi del 2018 e la crescita è confermata. Quindi, almeno dal lato delle transazioni, il periodo positivo continua con una crescita del 5,6% a livello nazionale (411.579).
Un trend significativo dunque, trainato soprattutto dalla diminuzione dei prezzi e dai mutui ancora accessibili.
Le grandi città vedono in testa Bari con un aumento dell’11,3%, a seguire Bologna con +7,1%.
Il capoluogo emiliano, nel terzo trimestre del 2018, segnala una crescita del 23,7% rispetto allo stesso trimestre del 2017 confermando così l’ottimo stato di salute del suo mercato.
Milano (che dal 2013 non vede un segno negativo davanti alle transazioni) segnala una crescita del +1,1% nei primi nove mesi del 2018, in seguito ad una frenata registrata nel terzo trimestre del 2018 (-2,4% rispetto allo stesso trimestre del 2017).
Anche i comuni non capoluogo mettono a segno una crescita del 6,2%. A conferma questo che anche le piccole realtà stanno riprendendosi dal lato dei volumi.
“Questi dati – conclude Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Tecnocasa – sembrano confortare la previsione che, per tutto il 2018, le transazioni potrebbero anche superare quota 560 mila. I prezzi, già in leggero aumento nella prima parte del 2018, cresceranno in modo contenuto, anche per il 2019”.