La compagnia sta mettendo in campo tutte le azioni necessarie per ridurre costi e spese non critiche.
easyJet in una nota comunica:
A causa del numero senza precedenti di misure restrittive imposte dai governi e al conseguente e significativo calo della domanda, easyJet sta proseguendo il suo programma di cancellazioni. Questo trend proseguirà per il prossimo futuro e potrebbe portare alla messa a terra della maggior parte della flotta della compagnia.
Laddove possibile, easyJet continuerà a effettuare voli di rimpatrio per aiutare i propri clienti a tornare a casa.
Per cercare di mitigare il più possibile l'impatto di COVID-19 stiamo mettendo in campo tutte le azioni necessarie per ridurre costi e spese non critiche. Mettere a terra parte degli aeromobili consentirà di limitare sensibilmente i costi variabili.
Lo stato patrimoniale di easyJet resta solido e include liquidità pari a 1,6 miliardi di sterline, un credito rotativo non utilizzato di 500 milioni di dollari, aerei non vincolati per un valore superiore a 4 miliardi di sterline e un ampio e importante portafoglio di slot.
easyJet non ha debiti da rifinanziare fino al 2022 ed è in contatto costante con gli istituti di credito, i quali riconoscono la solidità del bilancio e del modello di business della compagnia.
easyJet continua a lavorare a stretto contatto con le autorità e a seguire le linee guida fornite dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dall'EASA per garantire la salute e il benessere degli equipaggi e dei passeggeri.
La compagnia specifica inoltre che al momento, considerato il persistere dell'incertezza, non è possibile fornire una previsione finanziaria per il resto dell'anno finanziario 2020.
Johan Lundgren, CEO di easyJet ha dichiarato:
“In easyJet stiamo facendo tutto il possibile per affrontare l’emergenza Coronavirus in modo da poter continuare a garantire i benefici che l'aviazione reca alle persone, all'economia e agli affari. Laddove possibile, continuiamo a effettuare voli di rimpatrio per aiutare le persone a tornare a casa, in modo da consentire loro di trascorrere questi difficili momenti con i loro cari. L'industria dell’aviazione europea ha di fronte a sé un futuro incerto ed è evidente che sarà necessario il sostegno coordinato delle istituzioni per garantirne la sopravvivenza e la capacità di ripartire quando la crisi sarà terminata".