Si ipotizzano frontiere chiuse ancora per un anno, come sopravviverà il settore? Assoturismo chiede contributi a fondo perduto per le aziende che rischiano di non riaprire. Intanto Franceschini dopo una riunione con le Regioni, annuncia nuove misure per il comparto.
“Il Dl Liquidità, così com’è, non è utile a sostenere le imprese del turismo nella fase più critica della loro storia”.
A dichiararlo il Presidente di Assoturismo Vittorio Messina.
“Il provvedimento non solo è ridimensionato rispetto alle aspettative iniziali, ma non tiene conto dell’azzeramento dei ricavi degli operatori del settore. Imprese e professionisti di tutti comparti, dalle agenzie di viaggio alla ricettività alberghiera ed extralberghiera, passando per somministrazione, servizi e trasporti turistici, hanno visto cancellarsi completamente i propri fatturati, senza prospettive di ripresa a breve termine”.
“Per il turismo, infatti, la Fase 2 è ancora un miraggio: il mercato internazionale è bloccato, ed è difficile che i flussi di viaggiatori tornino a regime prima del 2021. Il nostro sarà il periodo di inattività forzata più lungo di tutti i comparti. In questo scenario, l’intervento del governo, più che liquidità, fornisce un indebitamento che molti operatori non sono in grado di sostenere.”
“Bisogna fare molto di più”, conclude Messina. “Per le imprese del turismo, bisogna alzare decisamente la soglia dei prestiti garantiti al 100%, portandola da 25mila ad almeno 50mila euro, e prevedere almeno una parte in fondo perduto ed un sensibile allungamento dei tempi di restituzione rispetto a quelli previsti. Le procedure per l’accesso ai benefici, poi, vanno sburocratizzate al massimo. Soprattutto, serve un fondo di emergenza per il turismo, attraverso cui riconoscere alle agenzie di viaggi un indennizzo proporzionale al decremento di fatturato registrato durante l’emergenza e coprire le insolvenze e i fallimenti degli operatori della filiera. Ci sono migliaia di imprese – e quindi di posti di lavoro - a rischio”.
Dario Franceschini, Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, ha discusso oggi in video conferenza con le Regioni, un piano di misure , tra cui il bonus vacanze ed il piano di riapertura, per rendere di nuovo operativo il settore
Il Ministro, insieme al Sottosegretario di Stato, Lorenza Bonaccorsi, ha tenuto una riunione in videoconferenza con gli assessori regionali per il turismo in vista del prossimo decreto di aprile, che terrà conto delle necessità impellenti del comparto con misure ad hoc.
Nel corso del confronto, si è discusso in particolare il tema del bonus vacanze da destinare al sostegno del turismo interno, verificandone la portata, la durata e le modalità di erogazione alle famiglie e al contempo vagliando le possibili sinergie virtuose con eventuali iniziative già avviate dalle regioni a favore di soggiorni in strutture alberghiere, campeggi, stabilimenti balneari e termali.
Sono inoltre state valutate le esigenze espresse dalle regioni, quali la creazione di un fondo speciale europeo dedicato al turismo e l’ammanco delle risorse derivanti dalla tassa di soggiorno, parte integrante del bilancio di molte amministrazioni comunali.
Franceschini e Bonaccorsi hanno poi manifestato la necessità di lavorare d’anticipo per far sì che le strutture turistiche siano pronte ad accogliere i flussi della prossima stagione, che saranno prevalentemente interni, nel pieno rispetto delle misure sanitarie che dovranno essere adottate per mantenere il distanziamento sociale indispensabile per contenere la diffusione del contagio pandemico.
Si discute, si aprono tavoli di confronto, si organizzano video conferenze e tutti si sentono autorizzati a fornire pareri, basta aprire un qualsiasi giornale o seguire un TG per rendersene conto; ad oggi però i fatti stanno a zero e le tante aziende, che rischiano di non avere la forza (risorse) per poter riaprire i battenti a fine emergenza, di concreto ancora non hanno visto nulla; tantomeno ricevuto contributi o aiuti per sopperire alle spese inderogabili quali, ad esempio, gli affitti e le utenze.