I frati francescani della Custodia di Terra Santa si sono riuniti per celebrare la messa, per la prima volta in 54 anni, sulla sponda occidentale del fiume Giordano.
Qasr el Yahud è ritenuto identificabile con il sito in cui, secondo il Nuovo Testamento, Giovanni Battista battezzò Gesù (Matteo, 3: 13-17). Il sito è anche considerato il luogo in cui i figli di Israele attraversarono il Giordano quando entrarono nella terra di Canaan.
Negli anni 2008-2010, il Ministero del turismo israeliano, attraverso la Israel Government Tourism Corporation (IGTC), ha investito circa 8 milioni di Shekel (due milioni di Euro) nella riqualificazione del sito di Qasr El Yahud sul fiume Giordano.
Ciò ha significato, tra gli altri, miglioramenti delle infrastrutture per consentire un facile accesso a pellegrini e turisti, una discesa sicura al fiume, spazi per l’organizzazione di riunioni e cerimonie.
Padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa, ha dichiarato durante la cerimonia: “In primo luogo, vorrei esprimere i miei ringraziamenti al Signor Presidente dello Stato di Israele Reuvent Rivlin. È lui la prima persona che è venuta qui e ha avuto l'idea di cedere questo posto alla Chiesa. Nei tanti incontri che insieme abbiamo realizzato, il presidente Rivlin ha sognato che le due sponde si sarebbero incontrate e che questo luogo sarebbe stato un'oasi di pace tale da riunire Israele, Giordania e Palestina in modo che tutti potessero pregare in questa oasi.
Ringraziamo il Presidente Rivlin per tutti gli sforzi che ha compiuto, che hanno avuto come risultato la restituzione di questo luogo a noi. Questo luogo era una zona di guerra ed è diventato un luogo di preghiera per tutti, per pregare insieme in un luogo santo. Noi, in qualità di Custodia di Terra Santa, siamo molto felici che il monastero sia ritornato a noi, poiché questo è il primo monastero tra le chiese qui, ed è un monastero francescano".
Il numero di pellegrini in visita a Qasr el Yahud è cresciuto in modo significativo e costante negli anni dai miglioramenti all'accesso e alle infrastrutture, tredici volte dal 2010 al 2019.
Nel 2019, quasi 875.000 pellegrini e turisti hanno visitato il sito.